COMUNICATO STAMPA
Mainolfi
Il colore della Scultura la forma della Pittura
Inaugurazione: Domenica 3 Aprile 2016, ore 11.30
Dal 4 aprile al 21 maggio 2016
Galleria Paola Verrengia, via Fieravecchia, 34 – Salerno, Tel./fax 089.241925
e-mail: galleriaverrengia@gmail.com - web: www.galleriaverrengia.it
Orario galleria: lunedì/venerdì: 16:30 – 20:30; sabato: 10:30 – 13:00; 17:00 – 21:00
La Galleria Paola Verrengia inaugura domenica 3 aprile 2016 alle ore 11.30 la nuova personale dell’artista Luigi Mainolfi dal titolo “Il colore della Scultura la forma della Pittura”.
L’artista – tra i più significativi esponenti dell’arte contemporanea – ritorna a Salerno, dopo otto anni dalla precedente mostra (Silontes, 2008), a sottolineare il legame costante e duraturo con la Galleria Paola Verrengia.
Ed è con grande piacere che presentiamo questa nuova esposizione di Mainolfi “Il colore della Scultura la forma della Pittura” realizzata appositamente per gli spazi della Galleria.
La mostra – curata da Lea Mattarella – ci conduce “ad una conversazione sotterranea e pulsante tra gli elementi…in un dialogo sicuro tra scultura e pittura in cui nessuno delle due nega l’altra, ma la esalta e ne moltiplica l’eco” (Lea Mattarella).
L’arte di Mainolfi ci sorprende sempre e la superfice della terracotta o della tela diviene – anche in questo caso – una sorta di luogo magico degli accadimenti, dove l’artistainterviene appiattendo l’orizzonte scultoreo, mescolando e diluendo il colore dell’impasto materico.
In esposizione circa 30 opere: una quadreria multicolore di terrecotte a parete “dove il rosso esplode gioioso e il verde esplora profondità inaspettate” è affiancata dauna grande installazione composta da 16 tele, supportiche Mainolfi utilizza per accogliere la terra. Si tratta di un nuovo ciclo di opere le “Polveri, 2015/2016”, nelle quali “la polvere trova qui la sua dimora diventando segno, volume, superficie vibrante che si espande in movimenti e battiti”. Ed è “come se Mainolfi questa terra l’avesse fecondata, tessendo luce e ombra in un’unica pelle” (Lea Mattarella).
Completano il percorso espositivo le due piccole opere Rossino 3 e Verdino 2 (35×35 cm), nelle quali il colore aderisce alla tela costellata da frammentazioni prodotte dall’argilla cotta che assumono l’aspetto di piccole stelle /capezzoli/ isole in terracotta.
Mainolfi ama definirsi scultore ma è evidente che siamo di fronte ad un artista totale: egli plasma la terra in modo primitivo e allo stesso tempo modernissimo. Il suo lavoro spazia dalla pittura alla scultura fino alle installazioni e all’arte comportamentale, con opere performative come Senza Titolo (Esploso) del 1978, ora nella collezione del Museo MADRE di Napoli.
Luigi Mainolfi, nato a Rotondi, Valle Caudina, Avellino nel 1948, vive e lavora tra Torino e la Toscana. Numerose le mostre personali e le rassegne internazionali a cui ha partecipato: la Biennale di San Paolo del Brasile (1981), la Biennale di Venezia (1982, 1986, 1990), la Biennale di Parigi e Documenta 7 Kassel (1982), la Biennale Internazionale di Scultura di Carrara (2002 e 2008). Nel 1987 vince in Giappone il Superior Prix al 5th Henry Moore G.P. Nel 2001 è stato scelto come rappresentante dell’arte italiana in Giappone, approdando così al Museo d’Arte Contemporanea di Sapporo.
Di seguito una selezione delle principali mostre degli ultimi anni: Performare una Collezione #4, Museo MADRE, Napoli (2015); Artissima. International Fair of Contemporary Art. Solo show. Galleria Paola Verrengia, Torino (2014); La Pelle della Terra. Luigi Mainolfi – Opere dal 1969 al 2014, Museo Il Filatoio, Caraglio (CN) (2014); Mainolfi. Il sole e altre storie, Museo Palazzo Dogana, Torrione Passari, Molfetta (2014); P.Q.C.V., Panchine d’Artista, Vigone (To) (2013); Torino che guarda il mare, Palazzo Madama, Torino (2011); Per quelli che volano, Fattoria di Celle, Santomato di Pistoia (2011); 9cento. Napoli 1910-1980 per un museo in progress, Castel Sant’Elmo, Napoli (2010); Sphères, Galleria Di Meo, Parigi (2008); Bestiario del Sole, Im Italienischen Kunstlers (Istituto Italiano di Cultura), Colonia, Germania (2007); Stadtische Galerie, Ravensburg, Germania (2007); Mainolfi, Chiesa dell’Addolorata Complesso di Santa Sofia, Salerno – Galleria Paola Verrengia (2005); Un cuscino per sognare, Kultfabrik, Monaco, Germania (2004); Disegnare il marmo. 41 artisti internazionali per Carrara, Accademia di Belle Arti, Carrara (2004); Europalia. Il nuovo rit-tratto d’Europa. Identità dell’arte italiana negli ultimi 40 anni, Académie Royale de Belgique, Bruxelles, Belgio (2003); Artisti di Torino per Mamre, GAM, Torino (2002); De Nieuwe Kerk n°1. Sculpture 1947-2002, Stedelijk Museum, Amsterdam, Olanda (2002); La Scultura Italiana del XX secolo, Shimane Art Museum, Shimane, Giappone (2002); Scultura Internazionale a La Mandria, Villa dei Laghi, Parco La Mandria, Venaria Reale (TO) (2002); Artisti Italiani del XX secolo alla Farnesina, Ministero degli Affari Esteri, Farnesina, Roma (2001); La GAM costruisce il suo futuro. Tre anni di acquisizioni di Arte Contemporanea, Promotrice di Belle Arti, Torino (2001); La Scultura Italiana del XX secolo, Yokohama Museum of Art, Yokohama, Giappone (2001); Il giardino di Daniel Spoerri, Seggiano (2000); Traces et Poussieres, Studio Simonis, Parigi (2000); Luci d’Artista a Torino, L’Arte Contemporanea a cielo aperto, Torino (2000).