COMUNICATO STAMPA
Pop Art in Italia. Ieri, oggi, domani
a cura di Antonello Tolve
19 Novembre – 20 Dicembre
Inaugurazione: Domenica 18 Novembre, ore 11.30
La Galleria Paola Verrengia inaugura domenica 18 novembre alle ore 11.30 la mostra Pop Art in Italia. Ieri, oggi, domani a cura di Antonello Tolve con opere di Valerio Adami, Franco Angeli, Romina Bassu, Mario Ceroli, Michele Chiossi, Francesco De Molfetta, Tano Festa, Giosetta Fioroni, Giampaolo Frizzi, Lucio Perone, Mario Schifano, Giuseppe Restano ed Emilio Tadini. Coerentemente all’attività della Galleria che da oltre 25 anni prosegue la sua ricerca aprendosi a molteplici linguaggi contemporanei con un interesse trasversale per poetiche e generazioni diverse, la mostra vuole porre l’accento su una tematica dell’arte contemporanea in Italia che ha aperto “felici vie d’uscita dall’impasse dell’informale” (A. Tolve).
Accanto ad un nucleo storico rappresentato da alcuni tra gli artisti più significativi della Pop Art italiana – che dalla prima metà degli anni ’60 hanno raccontato una stagione dell’arte “favorita dalla libertà di rivolgere l’attenzione agli oggetti, ai miti e ai riti contemporanei, ai linguaggi della società dei consumi e al loro culto” (A. Tolve) – sono presenti in mostra sei figure dell’arte di generazione più recente per creare una ipotetica continuità tra il passato e il presente.
Se da una parte si è voluta puntare l’attenzione su due centri operativi (Roma e Milano) con le silhouettes lignee di Ceroli (1938), i fumetti di Adami (1935), i racconti onirici di Tadini (1927 – 2002), i paesaggi anemici di Schifano (1934 – 1998), le tele emulsionate di Festa (1938 – 1988), le inquadrature “segninfantili” di Fioroni (1932) e le riflessioni squisitamente ideologiche di Angeli (1935 – 1988), dall’altra gli artisti di generazione più recente – Romina Bassu, Michele Chiossi, Francesco De Molfetta, Giampaolo Frizzi, Lucio Perone e Giuseppe Restano – evidenziano una elaborazione di discorsi sulla manipolazione e sul consumo di immagini in età contemporanea. Secondo il Curatore si tratta di una sorta di “poliglottismo tecnico e materico, nonché di babele linguistica” che contraddistingue di questo secondo scenario l’ironia vivissima di Francesco De Molfetta (1979) accentuata dalla scultura Smaila, l’opera pittorica di Romina Bassu (1982) dove rivivono le immagini di stereotipi femminili degli anni Cinquanta, la scultura in marmo You and Me di Michele Chiossi (1970) (rimando immediato ai Peanuts di Charles M. Schulz) con il suo tipico tratto a zig zag, le sculture “esuberanti” di Lucio Perone (1972) legate al gigantismo delle opere dell’artista americano Claes Oldenburg, i fumetti nostalgici di Giampaolo Frizzi (1969) che raccontano la sua personale visione del mondo dei supereroi (da Hulk a Capitan America) e l’opera ad olio di Giuseppe Restano (1970) in cui l’oggetto è così sublimato da mantenere un suo allucinato verismo.
Lontana da ogni linea filologica e storica, Pop Art in Italia. Ieri, oggi, domani è un momento di riflessione su un’atmosfera capace di cogliere le varie sfaccettature del quotidiano, di mostrare tutti quei prodotti che l’industria culturale ha generato e continua a generare in quello che Dorfles ha definito essere pulsante presente.